venerdì 28 settembre 2007

COSTITUENTE SOCIALISTA L'INTERVENTO DEI SOCIALISTI DI CARRARA

I Socialisti di Carrara esprimono il proprio entusiasmo per i lavori della Costituente Socialista che si avviano a entrare nel pieno e anzi rivendicano con orgoglio e soddisfazione di essere stati i primi, alle scorse amministrative, a credere in un soggetto politico socialista, riformista, europeo che fosse forte dell’Unità Socialista ma allo stesso tempo avesse la capacità di allargare i confini della partecipazione e del consenso oltre i limiti dell’eredità del vecchio PSI.
Questo deve essere l’orizzonte del nuovo soggetto che nascerà con il congresso nel 2008, la capacità di coniugare in un linguaggio nuovo gli antichi ma attuali valori del socialismo; per questo non poteva essere scelto migliore strumento della Costituente che è altra cosa rispetto alla fusione tra partiti, altra cosa rispetto la semplice rifondazione del passato, e, soprattutto, altra cosa rispetto la sommatoria di tanti partiti, partitini e componenti. La Costituente dovrà adempiere due compiti precisissimi: uno sarà di dar vita al progetto che costituirà il riferimento politico del nostro lavoro negli anni a venire, l’altro sarà invece quello di creare il contenitore, ovvero il nuovo partito, che costituirà il motore di questo percorso. La nostra proposta politica dovrà avere ben in evidenza l’elemento fondante della nostra identità e della nostra decisione di non aderire ai progetti politici in atto nell’Unione, per noi socialisti non si tratta di una non scelta nostalgica su quale sia il nostro avvenire ma, al contrario, di una scelta precisa che si fonda sulla volontà di ribadire la nostra storica adesione al PSE e ai suoi valori che non sono né nel Partito Democratico né nella Cosa Rossa. Il nostro paese vive un’anomalia più che decennale nel non avere un partito socialista forte come avviene in ogni paese europeo per questo i margini e gli spazi di lavoro sono tali da poter scommettere sulle potenzialità di successo della Costituente. Non sarà né facile, né scontato ma dipenderà da noi dar vita a un progetto serio, credibile, dinamico su cui i cittadini decidano di contare per affrontare le sfide del futuro. In tutto questo occorrerà guardarsi bene dall’evitare le semplificazioni e le scorciatoie troppo spesso percorse in passato; il processo costituente deve essere confronto vero di idee, di proposte e di progetti, sarebbe estremamente controproducente ridurre la Costituente a una passerella di decisioni da ratificare, incapace di sentire le istanze della nostra base, mortificandone l’entusiasmo. Serve al contrario che il partito nuovo si apra soprattutto alla collaborazione e alla valorizzazione degli ambiti regionali, provinciali e locali, che in questi anni sono stati il vero punto di riferimento del partito. Cercare padri nobili o grandi punti di riferimento altrove, fuori da chi ha tirato in questi anni la carretta socialista, l’abbiamo visto in passato, non ha mai prodotto granché; ben venga la partecipazione di tutti, ben venga l’aumento dei nostri gruppi parlamentari ma con ben ferma l’idea e il proposito che dobbiamo parlare ai cittadini e che la nostra forza sarà non nelle percentuali che metteremo assieme sulla carta, di nuovo il passato ci insegna, ma nella capacità di realizzare e promuovere il nostro progetto politico.